C’è un tempo per esprimersi e un tempo per osservare. Lo dico a voi che conoscete a menadito la ritmica del duale. Siete gli osservatori migliori che conosca, vi fate sempre un’idea del pubblico prima di esprimere qualsiasi pensiero. Siete come Zelig, vi uniformate al circondario senza lasciar trasparire ciò che pensate davvero. È troppo pericoloso esprimere le proprie opinioni, in primo luogo perché sono mutevoli in uomini e donne d’intelletto raffinato, e in seconda battuta poiché spesso (sempre) il dialogo diviene un monologo a due, in cui uno parla a sé stesso e l’altro risponde su un altro piano, in un altro luogo, con altra gente. Una scorpiona d’eccezione mi ha fatto notare che si parla o meglio, si dialoga sempre a livelli differenti. È vero, è come se parlassimo lingue diverse pur utilizzando un idioma, per così dire, comune. Questo è tanto semplice da vedere dall’esterno, quanto complesso da fare all’interno, si pensi, per fare un esempio di scuola, al rapporto con i genitori.

La settimana però riflette lo stato d’animo attuale, ovvero è buona e giusta, senza eccezioni. Anche la Prima Decade appare più distesa e armoniosa. Per tutti si apre un periodo diametralmente opposto al precedente, fatto di relazioni, associazioni e, si spera, assembramenti sia nudi che vestiti.